ACI E-Sport Trofeo GT 2019 su iRacing. Da oggi non è più un gioco. Si pratica sport, E-sport.

di Renzo A. Oliveri

Il 20 gennaio 2020 potrebbe essere una data storica per il sim racing. Per la prima volta in Italia (e in Europa) si è assegnato un trofeo certificato e patrocinato da una federazione automobilistica, nel nostro caso, l’ACI.

Grazie al “colpo” messo a segno dopo mesi di trattative da Maurizio Miconi, Cristiano Martelli e Danilo Piazza (per iRacing) e Andrea Boccafoli, Daniele Pischedda e Marco Canavesi (per Assetto Corsa), l’ACI è scesa in pista decisa a seguire le corse virtuali come si deve.

Eh sì, perché da oggi non si gioca più. Si pratica sport, E-sport.

Tutti i piloti che aderiranno al progetto ACI avranno una licenza, verrano seguiti da una federazione e potranno partecipare a eventi organizzati (e ovviamente ufficialmente riconosciuti), con giudici di gara patentati ACI e una direzione gara che li assistera’ in tempo reale alle competizioni. Si fa sul serio, finalmente!

È giusto che il sim racing di un certo livello venga riconosciuto come uno sport vero e proprio, senza essere considerato solo un gioco. Il sim racing di questi anni è fatto di allenamenti, conoscenze di tecnica e di meccanica, capacità di concentrazione, abilità nella guida di vetture sempre più vicine a quelle reali, e anche una certa preparazione fisica. Penso che questo progetto potrà avere un futuro se l’organizzazione di tutto questo potrà avvalersi di un regolamento preciso, di chiara lettura e interpretazione e di addetti, marshall, giudici e commissioni di gara che facciano rispettare al meglio le regole. Solo così la certificazione e la “patente” da pilota e-Sport potranno avere un senso e un valore.

Non erano di un “certo livello” ma di altissimo livello i piloti che hanno preso parte alla finale del Trofeo ACI 2019, che si è tenuta sulla pista di Monza, evento organizzato da SimRacingLeague con le Ferrari 488 GT3 e utilizzando il simulatore iRacing.

Ma passiamo alla gara.

Al cancello ingresso pista del circuito Brianzolo, a parte qualche assenza, si presenta il TOP dei sim drivers Italiani. E anche Gianni Vecchio il quale, nonostante il nome e le chiari origini italiane, è giovane e tedesco. Ma soprattutto fortissimo. Il ragazzo si presenta da grande favorito, ma i “nostri” non hanno nessun timore reverenziale. E si è visto fin dalle qualifiche, davvero spettacolari e piene di cambiamenti al vertice fino all’ultimo secondo. Alla fine la spunta Alessandro Bacchilega che poi, nelle interviste del post gara, confesserà di non essere stato troppo contento di partire davanti a tutti. A Monza, tirare il gruppo all’inizio non e’ mai un vantaggio: si consuma di più. 

Bacchilega in qualifica precede per il classico “soffio” Dino Lombardi e Moreno Sirica, rispettivamente di 9 e 16 millesimi! Non che Camillo Pezzoli, quarto, fosse molto distante: 5 centesimi di secondo. Qualifiche pazzesche. Vecchio 5°, a 8 centesimi e altri 25 piloti racchiusi in un secondo!

Tutti gli appassionati sanno quanto sia micidiale e “spietata” la prima variante di Monza quando la si affronta per la prima volta dopo la partenza. È rarissimo che passino tutti intatti e non solo nel sim racing ma anche nella realtà. Beh, a certificare la qualità e la professionalità dei piloti in pista, vi dico solo che non c’è stato nessun incidente e tutti sono passati indenni.

Bacchilega, seguito da Lombardi, tenta l’allungo, ma a Monza e’ praticamente impossibile andarsene. Dopo pochi giri c’è un “trenino” di sette piloti: Bacchilega, Lombardi, Sirica, Massa, Pezzoli, Vecchio e Carbognani. Nonostante tutti siano un po’ attendisti, la gara non è priva di interesse, e quando le posizioni sembrano congelate, Lombardi coglie di sorpresa Bacchilega, lo supera e tenta la fuga: ripreso poco dopo. Pezzoli commette un errore alla Roggia e saluta (momentaneamente) il gruppetto dei primi.

Un errore (sempre alla Roggia) anche per Lombardi che è costretto a cedere il passo a Bacchilega, il quale si era ormai portato sotto al pilota del Leo Racing Team. Ritorna un po’ tutto come prima con Vecchio, sornione in quinta posizione, che sembra averne di più e stare molto attento al consumo. Nel frattempo si rivede Nesi, partito dietro dopo una qualifica non esaltante; ma proprio quando era riuscito ad agganciare il gruppo di testa, viene tamponato in prima variante e va a sbattere. Gara finita per il vincitore di una delle due semifinali.

Il tempo passa e siamo vicini all’unico pit. Ormai e’ il momento di scoprire le carte. Gianni Vecchio si libera dell’ottimo Riccardo Massa per stare vicino a quelli che, di fatto, sono i tre più veloci e che guidano la corsa: Bacchilega, Sirica e Lombardi. Li studia per una decina di giri e poi rompe gli indugi. 

Alla frenatona della prima variante, il pilota tedesco del Redline Team, infila Lombardi e Sirica in un colpo solo: che spettacolo! Ora è secondo. Grazie al fuel saving eseguito con perizia nella prima metà di gara, Vecchio riesce a fermarsi un giro dopo i suoi avversari e caricare 2/3 litri in meno rispetto al gruppetto di testa. Esce quindi in testa con Bacchilega e Lombardi, secondo e terzo, a meno di due secondi. A quella distanza la scia si sente ancora e Vecchio lo sa. Comincia a tirare. La sua guida non è più rilassata come prima. Ora, alla seconda di Lesmo, ha sempre due ruote fuori pista e nelle chicane è decisamente più scomposto.

Non è ancora finita: i due italiani dietro non mollano. Intelligentemente, Lombardi non attacca Bacchilega: sa benissimo che significherebbe perdere ogni speranza di riagganciare il tedesco. Il distacco rimane invariato, arriviamo alla fine del penultimo giro. Vecchio ormai può solo perderla. Bacchilega esce fortissimo dalla Parabolica, per difendersi in prima variante da Lombardi. Lombardi non è vicinissimo, non attacca. Il pilota di Leo Racing tenta il tutto per tutto in Parabolica, ma Bacchilega si difende bene.

Vince Vecchio con Bacchilega secondo, e Lombardi terzo. I due italiani sono stati autori di una gara fantastica e di un duello di una correttezza esemplare: che piacere vederli! Quarto un bravo Riccardo Massa e quinto un buon Pezzoli autore di una bellissima rimonta dopo l’errore.

Che bella gara ragazzi!

Non poteva concludersi meglio il primo evento ACI. Tutti i piloti hanno mostrato una correttezza e una professionalità degni di certificazione ufficiale e-sport, come nelle intenzioni del nostro Automobile Club d’Italia.

Un ottimo inizio per il nostro sport e un bell’esempio da seguire per chi vuole cominciare a fare sul serio.

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