SRC Mivano replica con Carlà, Fabriziani ed Hamilton. Wave Italy Racing Team in diffioltà a Daytona. Kronos Squadra Corse si candida a seconda forza.
Dominio assoluto. Potrebbe riassumersi così, in due parole, la seconda gara del Campionato ACI ESport a bordo dei Prototipi. Il palcoscenico di Daytona ha confermato nei tre piloti di SRC MIVANO i protagonisti indiscussi, semplicemente inavvicinabili per chiunque. Una forza dirompente già a partire dalla pratiche, confermata poi nelle qualifiche e subissata poi nel corso della gara. Poco o nulla la resistenza degli avversari, con WAVE Italy non pervenuta e la sola Kronos Squadra Corse, a conti fatti, a farsi notare dietro allo strapotere di un podio mai messo in discussione.
Con i fantasmi del Glen ancora in circolazione, le insidie delle prime due curve scivolano via senza particolari patemi, confermando almeno nelle prime posizioni, la griglia di partenza. A guidare il trenino, ovviamente, i tre moschettieri, con il giovane Edoardo Leo quale unico vero outsider in grado di mantenere il ritmo da subito sostenuto. Alle loro spalle, Giovannoni di Kronos Squadra Corse comanda il gruppo degli inseguitori, con Merli di Epoch Motorsport e Putame di Wave Italy a lui sempre vicini, ma intenti più a mantenere l’andatura che a darsi battaglia. Nel frattempo la cabala volta ancora le spalle a diversi top driver, come Graziano di MAG-Performance SRT, Cesana di Epoch Motorsport e Schlax di Wave Italy, tutti coinvolti in alcuni contatti che li costringeranno in una corsa tutta in salita, soprattutto con quest’ultimo già al mesto ritiro dopo pochissime curve.
Al 16° giro, si vive il sorpasso di Fabriziani su Hamilton: facile, pulito, probabilmente concordato, dal momento che l’inglese appare leggermente più lento dei suoi compagni di squadra. Alle loro spalle, la sagoma di Leo appare molto più lontana, in quanto compie una leggera sbavatura che gli costerà almeno un paio di secondi.
Al minuto 34 è Putame ad inaugurare il valzer delle soste ai box, seguito da un nutrito numero di piloti. Il giro seguente lo imiteranno anche Hamilton e Leo, con il giovane enfant prodige italiano che conferma la sua inesperienza, tra parentesi del tutto giustificabile, andando a sostituire le gomme. Una scelta fatale, che metterà definitivamente fine ai suoi sogni di gloria, ripartendo quattordicesimo.
Il momento clou lo si vive al minuto 37 con il pit dei due davanti, Carlà e Fabriziani. Memori del Glen, gli occhi sono tutti puntati su Hamilton, ma all’inglese non riesce il bis, anzi, si confermerà terzo, ma a più di sette secondi dai compagni di squadra.
Per gli amanti dello spettacolo, gli ultimi 13 giri regaleranno i momenti più entusiasmanti e coinvolgenti dell’intero evento, finalmente illuminato da battaglie fin qui decisamente avere. Il fine riguarda la sesta posizione, i protagonisti tre, almeno inizialmente, per allargarsi a cinque nelle ultime battute. Ad accendere la miccia ci pensa Geroli che sorpassa Sbraccia, seguito poco dopo da Bristot. E’ il preludio ad una sfida che terminerà solo alla bandiera a scacchi e che vedrà la partecipazione di altri due piloti tornati in auge, ossia Marquez e Leo, capaci di reagire alla grande di fronte ad alcune disavventure, incalzando con prepotenza i tre davanti.
Ma se il duello è l’aspetto più bello di questo evento, è altrettanto vero che il colpo di scena si vive negli ultimi istanti della corsa, con il povero Putame, sesto, costretto a raggiungere d’inerzia la bandiera a scacchi con la sua Dallara senza neanche più una goccia di benzina. Chiuderà decimo, da mordersi le mani, dietro a Leo, Geroli, Merli e Bristot giunto sesto.
Un elogio particolare va riconosciuto anche a Sgrò e Giovannoni, rispettivamente quarto e quinto, a entrambi, senza distinzione, ma soprattutto ad Antonino, capace, dopo una prima gara non particolarmente esaltante, di riuscire a confermare tutte le abilità che gli riconosciamo, chiudendo, pur distaccato di diversi secondi, dietro al trio delle meraviglie di SRC Mivano.
Daytona sarà ricordata per la schiacciante prova di forza di Carlà ora leader del campionato, ma anche per il ritorno di Fabriziani. Vedremo se le effettive forze in campo rimarranno tali anche a Monza, circuito per antonomasia carico di fascino e adrenalina. Certo è che gli avversari saranno chiamati ad una grande reazione.
Italia arriviamo!