Terzo Carlà, che mantiene la leadership in classifica, ma l’inglese è a due punti. Non riesce la rimonta di Leo. Merli, che errore!
È tempo dei primi verdetti nel Campionato ACI ESport a bordo dei Prototipi. Il secondo podio interamente occupato dalla SRC Mivano Corse permette loro di vincere con la matematica certezza il titolo team. Un risultato pazzesco, considerando soprattutto il fatto che ci sono ancora due gare da affrontare. Un risultato che premia la costanza di tre piloti in grado di monopolizzare il podio per ben due volte, rendendolo quale habitat naturale, lasciando ai soli Leo e Zipoli l’ebrezza di poterci salire almeno una volta. Giusto per rendere l’idea.
Il secondo aspetto che traiamo dal dopo Le Mans, mette in luce il fatto che saranno solo due i simdrivers in grado di lottare per il titolo piloti, Carlà ed Hamilton. E sarà una battaglia aperta sino all’ultima gara, se non l’ultimo giro, con la bellezza di poterla assistere senza strategie, grazie ad un team che, almeno fino ad oggi, ha dato l’impressione di non mettere mai vincoli. Prova ne è proprio questa corsa, dove i tre non si sono mai risparmiati, offrendoci più volte duelli aperti ad ogni destino.
Già dopo i 20 minuti di qualifica, le aspettative riguardanti le primissime posizioni erano abbastanza chiare. Un dato su tutti, i tre men in black più l’enfant prodige Leo divisi da pochissimi decimi, il quarto, Bristot, ad un secondo e 2 decimi, che su un circuito di 3 minuti e mezzo può essere del tutto naturale, ma che, a conti fatti, riassume lo status delle effettive forze in campo.
La corsa non si è risparmiata fin dalle prime battute, con diversi gruppetti a lottare ciascuno con il proprio obiettivo. Chi è parso in giornata decisamente negativa, una novità per quest’anno, è stato senza ombra di dubbio Diego Merli. Per il pilota della Epoch Motorsport, Le Mans è iniziata male già dalle qualifiche, terminando ancor peggio in gara, quando perde il punto di staccata franando sull’incolpevole Sbraccia.
Nel frattempo, là davanti, prosegue il ritmo sostenuto dei quattro fenomeni, con la piacevole aggiunta di Bristot, bravissimo a rimanere in scia di Leo. In un contesto di per sé già bellissimo è però Ferrari a regalarci la manovra più bella dell’intera gara, riuscendo a superare in un colpo solo il duo della Wave Italy Fusini e Putame, non due a caso.
Al giro 8 inizia il duello ravvicinato tra i due in lotta per il titolo, con Hamilton dapprima deciso su Carlà, con lo stesso pilota italiano, nella tornata successiva, altrettanto bravo a rifarsi riprendendosi la posizione. Sia apre così, senza preavvisi, una lotta corretta, ma al contempo agguerrita che ci distrae solo da Fabriziani al minuto 32, quando decide di aprire le danze con l’ingresso ai box. Il giro successivo, non prima di aver vissuto il secondo soprasso di Hamilton su Carlà, entreranno tutti gli altri e, ancora una volta, l’inglese si mostrerà il più bravo di tutti, tornando in pista in prima posizione, seguito molto da vicino sia da Carlà che dallo stesso Fabriziani, sceso di ben due posizioni. Chi perderà molto tempo saranno Leo e Bristot, ora a più sette secondi dai tre davanti.
A quindici minuti dal termine Carlà vive lo spavento più grande, non tanto per il soprasso subito da Fabriziani per via di uno slow down, bensì per un testacoda che, fortuna vuole, lo rimetterà in traiettoria, portandogli soltanto via tanto, ma tanto spavento.
A meno tre dalla fine si vive un doppio soprasso, quello pulito e deciso di Carlà su Leo, così come quello di Fabriziani su Hamilton che lo riporta in testa alla corsa. Ma i giochi non sono ancora finiti e proprio all’ultimo giro, l’inglese pianifica alla meraviglia la manovra di sorpasso, puntuale, con l’utilizzo della scia, risuperando il compagno di squadra a poche curve dal traguardo. E grazie a questo successo, la classifica piloti lo vede sempre in seconda posizione, ma dietro di soli due punti da Carlà.
Insomma, si torna al punto zero. Il campionato non è mai stato così in bilico!