A Motegi, il pilota Leo Racing Team conquista il titolo con una gara di anticipo. Lotta ancora aperta per il secondo e terzo posto tra Ponta, Carlà e Spalletta.
La penultima gara del Campionato Italiano ACI Esport Gran Turismo su iRacing è finita come era giusto che finisse, con Alessio Bernardini ad esultare anche un po’ emozionato per il titolo di Campione Italiano. Semplicemente il più forte di tutti; cinque vittorie su sei gare disputate, un ritmo insostenibile per chiunque, sempre con lo stesso marchio di fabbrica: partire là davanti e andarsene giro dopo giro, senza se e senza ma.
Motegi non ha fatto eccezioni: pole position, partenza impeccabile aiutata in parte dal caos originato da Madsen e corsa semplicemente perfetta, svolta con una precisione e costanza tale da impressionare anche i pari impeccabili Barbanera e Nesi in cabina di commento. Tutto molto emozionante, così come il momento in cui l’asso della Leo Racing Team ha colto il fatto di aver vinto il titolo, lasciandosi andare a quel sorriso carico di emozioni – quasi di liberazione – per un campionato vissuto sempre al 110%, a fianco di un team che ha sempre lodato e che non ha mai smesso di ringraziare.
Già, perché la sua potrebbe assomigliare anche ad una favola. Partito in sordina neanche un paio di anni fa, è riuscito a imporre il suo stile, ottenendo sempre più spazio all’interno di un mondo che oggi gli riconosce tutte le sue doti e che da oggi lo consacra là, nell’olimpo, tra i mostri sacri del simracing italiano.
Rimettendo piede a Motegi, la strategia di Carlà rimane l’extra più bello: terzo prima della sosta, si prenderà la posizione di Ponta, grazie proprio ad una strategia che l’ha visto entrare decisamente dopo rispetto al suo Rivale. Da qui una difesa molto solida, unita all’ottima trazione della sua Porsche, hanno fatto sì che la lotta per la seconda posizione finale sia ancora del tutto aperta, permettendo al contempo a Bernardini di prepararsi per Spa senza più la pressione per il titolo iridato.
Ma per cercare del puro spettacolo bisognerà fidarsi ancora una volta Spalletta, per venti minuti almeno autore con Wanner di una sfida bellissima fatta di sorpassi e controsorpassi, staccate impossibili e innocenti sportellate, la sintesi perfetta di ciò che accomuna l’essere pilota alla sua essenza di primeggiare, a prescindere dal risultato. Anche perché in questo caso avrà la meglio il tedesco, ma penso importi solo a loro due.
Per finire, il consueto bollettino statistico. Top ten con sette Lamborghini a primeggiare su tre Porsche. Il solito Chiti a tentare di tenere alto il nome della Audi portandola in dodicesima posizione, anche se, ad onor del vero, mai come qui la casa tedesca è riuscita terminare con ben sei simdriver nella top 20. Porta si conferma uomo Ferrari, pur chiudendo ventesimo. Il solo Morelli, con la BMW, ventiduesimo, mentre non pervenuta la McLaren, con Lamoglie e Passoni davvero sfortunati.
Ora ci rivediamo al 5 luglio per i botti finali direttamente nelle Ardenne, brindando ancora una volta al fenomeno Alessio Bernardini, neo campione italiano Gran Turismo 2022!