Al primo appuntamento a Zandvoort Simone Maria Marcenò domina Manche 1, ma cade nella trappola di manche 2. Rocco Barone sugli scudi.
Se qualcuno fosse attanagliato da dubbi vari ed eventuali sul livello di realismo cui gode oggi il sim racing, l’invito, sincero, è di andare a rivedere questa prima gara del Trofeo ACI ESport Turismo Cup a bordo delle Porsche. In un una parola, inimmaginabile. I cinquanta minuti totali, suddivisi nelle due gare, sono letteralmente volati via, lasciandoci un incredibile senso di stupore, ai limiti dell’incredulità, in puro stile “è tutto vero”, rifacendoci ad un titolo della Gazzetta in tempi a noi memori.
Incredibile la bellezza di queste vetture, incredibile la qualità di questi piloti, la suggestiva telecronaca di Ivan Nesta e Marco Nesi, così come Zandvoort, tracciato che non ammette ignoranza, da percorrere in totale immersione. Chi esce galvanizzato da questa doppia sfida in terra olandese è sicuramente Rocco Barone, capace di ottenere un secondo ed un primo posto finale.
I meriti più grandi, il pilota VRS Coanda Simsport, se li aggiudica soprattutto in manche 1, riuscendo a guidare nella consapevolezza dei suoi limiti, ovviamente altissimi e accettando il fatto di vedere inesorabile allontanarsi la sagoma di Marcenò. Facile a dirsi, meno nel riuscire a trattenersi, soprattutto laddove ci sia la volontà di vincere la corsa.
Alle loro spalle Nick Madsen conferma l’ottima andatura che lo premierà con un’ottima terza posizione all’interno dei una corsa in solitaria e che lo ha visto sempre troppo distante da Barone, così come mai minacciato dai piloti alle sue spalle, con Alberti a capo di un trenino composto da Passoni, Larnè, De Matteo, tutti molto agguerriti, ma di fatto mai minacciosi l’uno con l’altro.
La vittoria di manche 1 conferma in Marcenò sembianze più da extraterrestre. Un dominio assoluto, una naturalezza di guida ai limiti del reale, un feeling talmente unico con la vettura da far apparire manche 2 come semplice formalità.
Ma le previsioni sono fatte per essere disattese e alla luce verde la sua partenza si confermerà molto più che disastrosa, scivolando fino alla decima posizione. Una manna per Barone che annusa la grande occasione. Una fortuna per tutti gli appassionati, già intrepidi nel vedere i primi attacchi del pilota siciliano.
Larnè e De Matteo gli agevolano due posizioni, mettendosi fuori gioco in virtù di un contatto viziato da un net code, col pilota North Sim Racing che avrà la peggio, venendo penalizzato con la decurtazione di due punti patente per manovra in contromano. Al confronto Tyson avrebbe fatto meno male.
In tre giri da indemoniato, il siciliano aggancia il gruppo davanti. Bellini è la prima vittima in staccata T1. Tutto molto difficile, reso talmente facile da rischiare di non rendergli il giusto merito. Passano sei curve e anche Lao viene sopraffatto da una manovra fulminea e magistrale del fuoriclasse della Logitech G Altus. Il secondo di svantaggio su De Matteo si azzera in due giri. La classe disarmante, la sfida imminente. L’attacco puntuale e dirompente come con Lao sempre in curva 10.
La sfida con Alberti è ufficialmente dichiarata, ma l’aggancio confermerà nel pilota della Wave Italy una difesa da vero campione. Ed è qui che tutto il talento di Marcenò si contrappone all’impazienza di non perdere secondi dal leader, portandolo ad eccedere, urtando la posteriore sinistra di Alberti. Nella restituzione della posizione il duello continua, così come la grande difesa di Andrea che riesce sempre a chiudere gli spazi ad un rivale sempre più stizzito.
Per il patatrac è questione di tempo, anzi, di curva. In ingresso della chicane un tentativo esterno molto ottimistico li porta a secondo contatto, con Alberti che scivola in nona posizione e Marcenò tredicesimo. La peggio l’avrà senza dubbio il siciliano che, a gara conclusa, sarà relegato in diciannovesima posizione con la perdita di ben 6 punti patente, a quattro dall’esclusione di una gara. Uno smacco tenendo conto anche della bellissima vittoria di Rocco Barone, poco pubblicizzato, ma in grado di compiere una gara prodigio con una maturità da vero campione.
Alle sue spalle sempre Madsen, ancora una volta affidabilissimo e De Matteo che sfrutta il contatto di Alberti potendo così gioire per un piazzamento veramente molto prestigioso.
Il campionato mette Barone in una condizione di grande vantaggio. Vedremo se l’extraterrestre riuscirà nell’impresa di dosare tutto il suo talento tentando un recupero difficile, ma non impossibile.
Che premesse ragazzi, e siamo solo all’inizio!