Tra strategie audaci e gare adrenaliniche, il pilota Mivano Corse condivide l’esperienza della sua prima vittoria in un campionato italiano.
Nel competitivo mondo del sim racing, emergere come campione richiede più di semplice velocità; richiede astuzia, determinazione e una passione indomabile. Quest’anno, nel Campionato Italiano ACI ESport Prototipi 2024 su iRacing, Simon Kaulartz di Mivano Corse ha dimostrato di possedere tutte queste qualità. La sua vittoria a Silverstone non è stata solo il culmine di una gara, ma l’apice di una stagione di successi e strategie meticolosamente pianificate. In questa intervista esclusiva, Simon si apre sulla sua esperienza, le sfide affrontate e ciò che lo spinge a superare i propri limiti in ogni gara.
Simon, complimenti per il titolo! Qual è stata la chiave del tuo successo in questo campionato?
La farei estremamente breve e indicherei principalmente la parola “costanza”. Ho cercato di concentrarmi maggiormente sulla mia guida e, fondamentalmente, di preoccuparmi il meno possibile degli altri, tuttavia sono fortunatamente stato in grado di guidare senza particolare pressione e concentrarmi il più possibilmente su di me. E, ovviamente, cercare di stare il più possibile fuori dai guai. I miei buoni risultati in qualifica mi hanno agevolato, dandomi il vantaggio di non partire in mezzo al gruppo e rimanere pertanto fuori dal caos.
Nel corso della stagione hai affrontato alcune gare particolarmente dure. Quale ritieni sia stata la più impegnativo e perché?
La gara più dura per me è stata sicuramente quella di Le Man. Mi sono battuto duramente con quel tracciato per anni e il fatto che fosse anche la gara di metà stagione l’ha resa la più temibile. Ero conscio che il risultato avrebbe impattato in modo importante, sia mentalmente e sia in termini di punti. Per questo sono felice di essere riuscito a ottenere comunque un buon secondo posto, nonostante tutti i problemi che ho incontrato. Dopo questo secondo posto sapevo anche che da lì in poi avrei avuto buone possibilità di vincere il titolo, avendo superato la più mia più grande paura. Ah, si, anche ovviamente la gara di Daytona non è stata una passeggiata. Sono partito secondo, ma alla fine non è stata così mentalmente difficile come mi aspettavo. Sapevo di avere un buon ritmo in pista e dopo due ore di gara sapevo anche di avere tempo per gestire il vantaggio e per riconquistare la seconda posizione, così da riuscire comunque ad assicurarmi qualche punticino.
Parlando del finale di Silverstone, come hai gestito la pressione sapendo che una buona prestazione ti avrebbe assicurato il campionato?
Mi sono fatto i miei calcoli e ho visto che avrei dovuto finire almeno in decima posizione se Marcus (Hamilton, ndr) avesse ottenuto il giro più veloce e la pole, quindi ero sufficientemente rilassato. Sapevo di poter mettere in capo ritmo e consistenza come nelle gare precedenti e cosi sono riuscito a portare a casa il titolo. Inoltre Marcus non è riuscito ad ottenere la pole quindi avevo un margine di sicurezza ancora maggiore in termini di punti. Dal punto di vista della guida è stata una gara piuttosto rilassante mentalmente, ma che nascondeva comunque dei pericoli, dal momento avrei potuto gettare tutto alle ortiche con un mio errore.
Durante la stagione, quale diresti sia stato il punto di svolta che ha realmente definito la tua corsa per il titolo?
Come ho già detto, alla bandiera a scacchi a Le Mans ho raggiunto la consapevolezza che, passato quell’ostacolo e con i punti che avevo, potevo puntare all’obiettivo.
Puoi raccontarci qualcosa in più del tuo rapporto con il team Mivano Corse e CUBE CONTROLS Reparto Corse e come questo ha influenzato le tue prestazioni quest’anno?
Mivano/CUBE CONTROLS Reparto Corse per me non sono un team, la definirei più una famiglia. Mi hanno fatto vedere cosa significhi sia divertirsi e sia raggiungere risultati di buon livello. Ci siamo tutti motivati a vicenda e ci siamo veramente divertiti. Inoltre, mi piace sempre dire che non sono stato io a vincere il campionato, ma lo abbiamo vinto noi di Mivano Corse/CUBE CONTROLS Reparto Corse.
Ogni pilota ha una preparazione pre-gara specifica. Qual è la tua routine prima di ogni appuntamento e ci sono rituali particolari che segui religiosamente?
Il momento più difficile per me sono state sempre le ore che precedono la gara. Mi preparo generalmente due o tre giorni prima, ma con l’attesa il mio corpo inizia ad aumentare la pressione, quindi per lo più rimango qualche ora in più a lavoro, torno a casa e schiaccio un pisolino. Mi scaldo in pista al massimo un’ora prima della gara, in modo da ritrovare tranquillità ed equilibrio.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi progetti? Ci sono altri campionati o sfide che vorresti affrontare?
Dopo aver vinto il campionato VCO Ivra Endurance e ora l’ACI, mi sto rilassando un po’. Il prossimo evento che non vedo l’ora di correre è la 6h del Glen, dove spero di potermi rifare dell’anno scorso, quando eravamo molto vicini alla prima della vittoria finché, purtroppo, non è verificata una vera e propria carneficina. Poi mi prenderò un po’ di pausa sino alla fine dell’anno, quando probabilmente gareggeremo di nuovo nel campionato ufficiale IMSA Esport.
Infine, in base alla tua esperienza, che consiglio daresti a qualcuno che aspira a diventare un campione nel mondo delle corse Esports?
Innanzitutto guidate per divertirvi e godervi quello che state facendo. Il ritmo arriverà qua e là automaticamente. Cercate di restare calmi e concentrarvi su voi stessi e non sugli altri, se qualcuno è più veloce di voi non mettetevi pressione, restate tranquilli, abbassate la testa e date il massimo. Per me, soprattutto in quella stagione, la forza mentale necessaria per mantenere la calma è stata la cosa più importante. Soprattutto quando guidi in un contesto così competitivo. Piccoli problemi di concentrazione o una mentalità sbagliata possono fare veramente la differenza. Quindi le mie tre parole: Divertiti, stai calmo e fallo!
Grazie, Simon, per aver condiviso la tua storia con noi e per averci dato uno sguardo al cuore pulsante del tuo spirito competitivo.